Tripadvisor: istruzioni per l’uso

Da tempo l’applicazione “Tripadvisor” è diventato uno strumento comune sia per coloro che organizzano un viaggio per proprio conto che per quelli che preferiscono affidarsi ad un’agenzia di viaggio… o credete che forse non sappia che appena vi passo la lista degli hotel di un tour andate subito a verificarne le recensioni? Non c’è ovviamente nulla di male, anzi è doveroso farlo e del resto si tratta di uno strumento valido e utilizzato anche da chi è del mestiere perché, per quanto uno possa avere esperienza, non può certo conoscere tutti gli hotel e ristoranti sparsi per il mondo. Tripadvisor non va però preso come una “verità assoluta” per tanti motivi e cerco di seguito di indicarvene alcuni: prima di tutto va tenuto presente che non siamo tutti uguali e percepiamo tutti le cose in modo diverso in base ai nostri gusti, stati d’animo, esperienze e soprattutto aspettative. Chi è abituato a viaggiare avrà probabilmente un occhio più critico rispetto a chi non è abituato a muoversi. Allo stesso tempo il cliente inesperto si aspetta magari una qualità o un’esperienza che invece il viaggiatore rodato sa di non doversi aspettare. Una persona che vive in Sardegna ha un metro di valutazione di una spiaggia caraibica diverso da uno che abita in montagna e vede il mare raramente. L’l’interpretazione di un commento da parte di un addetto del settore è spesso molto diverso da quella che ha il turista che ad esempio cerca informazioni su un albergo o altra struttura ricettiva. Spesso ci si imbatte in recensioni negative per errori fatti al momento della prenotazione o per non conoscenza del luogo o di determinate condizioni: uno degli esempi più eclatanti è l’accusare un hotel negli Stati Uniti di caricare sulla carta di credito un deposito, cosa assolutamente normale in quel Paese in cui  è usuale richiedere una caparra in caso venissero consumati degli extra (lavanderia, ristorante, bar…). Stessa cosa, sempre relativamente agli USA, quando si accusa un struttura di aver caricato sulla carta di credito un importo che non si riteneva previsto come ad esempio le tasse locali che spesso i vari portali di prenotazione non includono nel prezzo finale. Questi sono solo alcuni dei casi che mi capita di leggere più frequentemente e per i quali gli alberghi si ritrovano delle recensioni pessime senza averne colpa. Personalmente quando leggo questo tipo di giudizi salto direttamente al successivo perché quanto può essere attendibile una recensione del genere? Oppure quanto può essere sensata la recensione di un motel a due stelle in Ohio in cui ci si lamenta del fatto che l’aria condizionata è rumorosa? Restando in tema di rumori, sapete quante lamentele ci sono su hotel a New York nella zona di Times Square (uno dei luoghi più caotici del mondo) “accusati” di avere camere nelle quali si sentono le sirene della polizia e i rumori del traffico? Sempre restando nella Grande Mela è una costante la lamentela sulle camere troppo piccole soprattutto se si pensa a quanto si è pagato. Vero, ma chiunque abbia un po’ di familiarità con New York sa benissimo che gli hotel sono carissimi e le camere sempre molto piccole e quindi una percezione che per chi scrive è negativa è in realtà la normalità per quel luogo.

Questi sono solo alcuni piccoli ed eclatanti esempi ma la letteratura a riguardo sarebbe molto ampia, quindi come fare per capire se una recensione è attendibile? Iniziamo ad escludere quelle che probabilmente sono false o pilotate e cioè quelle scritte da utenti che hanno all’attivo una sola recensione (quella che si sta leggendo); quelle talmente precise e che riportano dettagli che solo chi lavora in quel luogo può sapere; quelle scritte tutte in un arco ristretto di tempo ed elogiando sempre le stesse caratteristiche o le stesse persone (probabilmente suggerite in loco in cambio di sconti o favori); quelle troppo autoreferenziali con termini come “me”, “io”, “mio” come se questo aumentasse il valore delle impressioni riportate…

Come si vede non è facile e vi do un suggerimento più semplice: sedetevi alla scrivania con davanti un agente di viaggio che saprà consigliarvi al meglio. Tanto che prenotiate su un portale o in agenzia spendereste comunque la stessa cifra e nel caso qualcosa andasse storto sapreste chi chiamare…